Fu stabilito per legge che si scrutinassero prima i voti per l’Assemblea Costituente, poi quelli del referendum istituzionale, così i primi dati su di esso giunsero al Viminale nella notte tra il 3 e il 4 giugno.
L’ammiraglio Stone dichiarò: “I risultati del referendum istituzionale sono stati mantenuti segreti”.
Il ministro dell’Interno era il solo padrone dei numeri.
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