9 gennaio 2013

Santi Giovanni e Paolo


E’ la chiesa che i milanesi vollero donare a Papa Paolo VI, che, con tanto impegno, si era prodigato per la nascita di nuovi santuari nella diocesi ambrosiana. [...]

Fonte: chiesedimilano.it

MR

Alberti Carlo




Nasce a Cernusco sul Naviglio il 15 gennaio 1921, primo di dodici fratelli, da Angelo, esercente di un negozio di calzature e da Angela Nebuloni.
Frequenta, con ottimi risultati, il liceo classico a Milano, poi si iscrive alla Cattolica dove purtroppo non riesce a seguire gli studi con regolarità perché finisce sotto le armi.
In ogni caso diventa insegnante di latino, come lo vuole il padre, ma le sua preferenze sarebbero rivolte al pianoforte e alla pittura. Dipinge infatti numerosi quadri da autodidatta; ma, eclettico com'è, successivamente si dedica alla fotografia e alla filatelia.
La Poesia non è invece un "hobby" per l'Alberti, ma, come dice lui stesso, è un istinto che si porta dietro sin dai tempi del Ginnasio. La sua è inizialmente una vena romantica, poi diventa familiare e domestica con l'aggiunta di "bosinate" dialettali rivolte alla sua Cernusco e alle sue ubertose campagne.
Nel 1965, passeggiando per queste campagne riscopre il suo interesse - già giovanile - per le pietre, i bei sassi e a questi dedica più di mille "rime".
Si sposa e ha quattro figli maschi, ma le sue condizioni economiche non sono floride: lo dice lui stesso con queste parole: "Oggi (1978), dopo trent'anni di matrimonio, io sono ancora un poeta della povertà, e sono alloggiato in una casa non mia, sotto l'incubo dello sfratto. A tutt'oggi, senza avere mai pubblicato una sola quartina nè una pagina delle tante prose da me dettate e custodite gelosamente, sono ancora alla ricerca di un Editore e di un Mecenate, perchè tutta questa mia vita dedicata all'Arte (unitamente alla passione pert la Scuola) mi possa fornire qualche soddisfazione, forse non solamente letteraria."
(solo nel 1982 Carlo Alberti, appoggiato dal suo Comune riuscirà ad affidare all'Editore Garzanti la stampa della sua raccolta "I rimm del mè paes", florilegio di ben duemila poesie).

La principessa e il bimbo




Messo in una cesta da bimbo, [...]

MR

Trovare il punto G




Lezione di anatomia, facoltà di Medicina.
Il professore chiede all’aula di indicare il punto G.
Gelo nell’emiciclo.
Stella, la mia compagna, si alza e si dirige verso la cattedra.
Si spoglia dinnanzi al docente.
“Professore, il punto G si trova fra la parete anteriore della vagina e quella posteriore della vescica, proprio qui”.
Si infila un dito in quel posto, a commento della descrizione.
Consuelo, un’altra compagna, si alza e fa la stessa cosa.
“Professore, il punto G si trova in fondo al clitoride, proprio qui”. Altra indicazione precisa con il dito.
L’atmosfera dell’ aula si fa calda.
Il professore non riesce più a contenere le intemperanze degli studenti e sospende la lezione sul punto G.

TA

Antonio Caprarica - 21 / 11 / 2011






LA CLASSE NON E’ ACQUA

Antonio Caprarica, esperto di cose inglesi, in questo libro segue le tracce dei nobili d’Oltremanica, disegnando un ritratto dettagliato e brillante dei vizi privati e delle pubbliche virtù, tra informazioni e curiosità, con lo stile che da sempre lo contraddistingue.

Sant’Adriano, abate

Adriano, africano di nascita, nella seconda metà del VII secolo era abate a Derida, vicino a Napoli, quando il papa Vitaliano, che conosceva la sua virtù e la sua scienza, pensò di nominarlo vescovo di Canterbury, in Inghilterra.