4 marzo 2013

Eventi e personaggi


1947 – Eseguita l’ultima condanna a morte in Italia

1916 – Giorgio Bassani

Confucio


La nostra gloria maggiore non consiste nel non sbagliare, ma nel risollevarsi ogni volta che cadiamo.

Una vita unica



Medico donna, un evento…
andando contro la famiglia […]

EA


Anne Bradstreet


Se non ci fosse l'inverno, la primavera non sarebbe così piacevole: se non provassimo l'avversità, il successo non sarebbe tanto apprezzato.

Caviglie


La parte della gamba
che sopra sta sul tarso […]

TA

Pensiero del giorno


Quando non si ha un buon padre, bisogna procurarsene uno.
[Friedrich Nietzsche]

Gola-Sola Amalia


Figlia del Conte Gianludovico Sola Cabiati, ultimo rappresentante della famiglia Serbelloni
Storica dell'arte e poetessa.
Della sua poesia dialettale dice Ferdinando Cesare Farra
"Notevole è in questa poetessa (e filologicamente interessante) l'uso di arcaismi (essa stessa si definisce «purista»), in parte come deliberata ed amorosa volontà di conservazione delle locuzioni ataviche, in parte come conseguenza di una lunga consuetudine col nostro maggiore e più autorevole lessico meneghino."

Sue opere:
1954 Poesie Milanesi - Ed. Ceschina, Milano
1966 Milan al ciar d'on ciarin (Poesie milanesi)
1969 A mes a mes (Poesie milanesi) - Bramante Editrice, Milano
1973 Il fiamminghino. Il pittore tragico: Giovanni Mauro della Rovere ed. Ceschina

Gesualdo Bufalino


Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese.

Al prossimo argomento...


Oggi si conclude la sezione dedicata alla birra.
Da domani un nuovo argomento...
Buona lettura!

MR

Delerm – La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita


“E’ l’unica che conta Le altre, sempre più lunghe, sempre più insignificanti, danno solo un appesantimento tiepido, un’abbondanza sprecata. L’ultima, forse, riacquista, con la delusione di finire una parvenza di potere...Ma la prima sorsata!
Comincia ben prima di averla inghiottita. Già sulle lebbra un oro spumeggiante, frescura amplificata dalla schiuma, poi lentamente sul palato beatitudine velata di amarezza.
Come sembra lunga, la prima sorsata
La beviamo subito, con avidità falsamente istintiva.
Di fatto, tutto sta scritto: la quantità, né troppa né troppo poca è l’avvio ideale; il benessere immediato sottolineato da un sospiro, uno schioccar della lingua, o un silenzio altrettanto eloquente la sensazione ingannevole di un piacere che sboccia all’infinito...Intanto, già lo sappiamo.
Abbiamo appreso il meglio. Riappoggiamo il bicchiere, lo allontaniamo un po’ sul sottobicchiere di materiale assorbente.
Assaporiamo il colore, finto miele, sole freddo.
Con tutto un rituale di circospezione e di attesa, vorremmo dominare il miracolo appena avvenuto e già svanito.
Leggiamo soddisfatti sulla parete di vetro il nome esatto della birra che avevamo chiesto.
Ma contenente e contenuto possono interrogarsi, rispondersi tra loro, niente si riprodurrà più.
Ci piacerebbe conservare il segreto dell’oro puro e racchiuderlo in formule.
Invece, davanti al tavolino bianco chiazzato di sole, l’alchimista geloso salva solo le apparenze e beve sempre più birra con sempre meno gioia.
E’ un piacere amaro: si beve per dimenticare la prima sorsata”.

San Casimiro


Nacque a Cracovia nel 1458.
Figlio del re di Polonia, quando gli Ungheresi gli offrirono la corona del padre, rinunciò appena seppe che il papa si era dichiarato contrario alla deposizione del regnante.
Fu reggente di Polonia e, seppur malato, svolse il compito senza lasciarsi irretire dalle seduzioni del potere.
Non venne mai meno al suo ideale di purezza e, pur ammirato e corteggiato, riservò il suo cuore alla Vergine.