19 marzo 2013

Eventi e personaggi


1958 – Istituzione dell’europarlamento

1933 – Philip Roth

Friedrich Nietzsche


I tedeschi sono come le donne, non potete scandagliarne le profondità; non ne hanno.

Fausto & Gino





Che sfida, ragazzi,
oltre le montagne […]

EA

Ugo Betti


Quando il cielo ritorna sereno
come l'occhio di una bambina,
la primavera si sveglia

Morfologia fisica delle prostitute


Secondo la senatrice Merlin, che propose ed ottenne, nel 1958, la legge sulla chiusura delle case di tolleranza, le prostitute erano basse, ma sviluppate nelle natiche, a causa dell’alterazione della tiroide dovuta alle cure contro la sifilide; le braccia avevano un’apertura superiore alla statura, fronte sporgente, mandibole enormi, anomalie dei denti e delle orecchie, mancinismo, piedi prensili, diminuzione dell’attività dei cinque sensi, sessualità esagerata o frigidità totale, idiozia, isteria, aggressività.

TA

Pensiero del giorno


Padre, se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me un estraneo, per te stesso, egualmente t’amerei.
[Camillo Sbarbaro]

Mosca Carlo


Nasce nel 1894 e riposa nel piccolo cimitero dei Monaci, nell'Abbazia di Chiaravalle, a lui tanto cara, di cui ha concorso alla ricostruzione.
Come artista e poeta, più che le limpide pagine di prosa (a volte, come nella morte di Beethoven, di notevole forza drammatica) e le rime, soprattutto in dialetto milanese, è il senso supremo dell'amore per il creato e le persone e le cose che ci circondano che l'animo di Mosca ha captato e permeato di poesia nel desiderio di poterne comunicare il valore, la bellezza, per la serenità, la gioia di tutti.
Interessantissime le descrizioni dei suoi lunghi, numerosi viaggi e delle visite alle Abbazie di Civate e di Chiaravalle.
"Mi in Galilea" è in dialetto milanese, come a volerla custodita fra le pareti domestiche.
Le sue liriche dialettali ci mostrano il suo valore di poeta: in esse la ricerca dell'espressione procede senza tentennamenti, dimostrando anche una sottile cultura stilistica; l'ispirazione è sempre fresca, luminosa; in quelle maggiormente impegnate pensieri profondi, emozioni vive sono espresse con serenità e con forza, con acuta considerazione dei nostri limiti - come in "Fa no el curios!" - con religiosa accettazione del nostro destino, così bene espressa nelle sue due ultime poesie "Voeuri on coeur noeuv" e "A la mia amisa poltrona".
I versi milanesi di questo poeta sono raccolti nel volumetto fuori commercio Cento pagine di Carlo Mosca edito nel 1965. La sua vena si occupa della realtà di tutti i giorni e a volte è spiritosa e ricorda le novellette del Balestrieri. Ma gode anche di spunti sentimentali.
Per quanto riguarda la forma poetica è lui stesso che la definisce così come la sente, ossia "un'espressione spontanea d'una bonomia tradizionale, che rifugge dalle sottigliezze e tiene piuttosto ad affettare una certa rozzezza. Io chiedo alla mia Musetta solo di poter comunicare con efficacia una sensazione o una emozione".
Fu anche un grande appassionato di musica.
Fra gli attestati di benemerenza, meritò anche la Medaglia d'oro del Comune di Milano.

Raccolte
1965 Cento pagine
1982 ...altre cento pagine

Ogden Nash


Le donne preferiscono aver ragione che essere ragionevoli.

Publio Ovidio Nasone (43 a.C. – 17 d.C.) – Elegie, I, 4


Il tuo amante si recherà anche lui al nostro stesso banchetto;/prego che questa sia l’ultima cena per il tuo amante./E dunque io guarderò soltanto da convitato la mia fanciulla/diletta? […]

MR

San Giuseppe


Sposo di Maria e padre putativo di Gesù, guidò la Sacra Famiglia nella fuga e nel ritorno dall’Egitto, rifacendo il cammino dell’Esodo.
È patrono della Chiesa universale.