18 gennaio 2013

Pecunia olet?





Vicus Phalacrinae: qui nacqui.
E fui questore a Creta e Cirene. […]
  
EA



Ho trovato il posto giusto



Era una giornata calda, di agosto inoltrato, i vestiti si appiccicavano sulla pelle per l’umidità e non tirava un filo d’aria. […]

 TA

Rachele Ferrario - 31 / 05 / 2012





LE SIGNORE DELL’ARTE

Rachele Ferrario, nel suo libro, ricostruisce le storie di quattro grandi artiste del passato, che hanno cercato la libertà nella vita e hanno saputo affrancare il proprio lavoro dal luogo comune dell’”arte al femminile”.

Barrella Giovanni




Giovanni Barrella - El brumista" (Milano 30.11.1884 - Erba 23.09.1967)

Il padre era salernitano e la madre milanese.
Il nonno materno, Giovanni Riccardi, aveva costruito El Teatrin di Morigg"dove si alternavano i molti attori dell'epoca e dove il Barrella era di casa, respirandone l'atmosfera.

Santa Maria Bianca della Misericordia


La canonica di Casoretto affonda le sue radici nel 1404, anno in cui Pietro Tanzi, proprietario di una chiesetta dedicata a Santa Maria Bianca, chiede espressamente alla congregazione dei Canonici Lateranensi di Santa Maria della Frigionaia di Lucca l’invio di alcuni religiosi per officiarla. [...]

Fonte: sito della parrocchia Santa Maria Bianca della Misericordia

MR

Cattedra di san Pietro apostolo - San Fabiano


E' questa una festa attestata già nel più antico calendario romano, la ' Depositio martyrum', al 22 febbraio [nel nuovo lezionario della liturgia ambrosiana è anticipata a oggi].
Nella Roma pagana, per commemorare i defunti, i romani mangiavano presso le loro tombe, attorno a un posto centrale vuoto, a indicare la presenza dei defunti in mezzo ai loro cari.
La festa della Cattedra di san Pietro si sovrappone e sostituisce questa festa pagana; si celebrava già nel V secolo nella basilica di S. Pietro con una veglia notturna presieduta dal papa.
La data del 22 febbraio è in realtà la data della festa della cattedra di Antiochia che Pietro ha occupato prima di quella romana, ma si è mantenuta la memoria della cattedra di san Pietro a questa data per sottolineare il fondamento apostolico della Chiesa di Roma, e il servizio di presiedere alla carità che la tradizione antica riconosce a Pietro e ai suoi successori.

Oggi si ricorda San Fabiano, papa e martire, di cui ci informa Eusebio di Cesarea, nella sua Storia Ecclesiastica.
Appartenente alla comunità di Roma, Fabiano, cristiano autentico e da tutti stimato, si occupava dell'amministrazione della sua campagna.
Alla morte di Antero, papa di origine greca, all'unanimità venne scelto come suo successore.
Venne consacrato il 10 gennaio 236, e subito si prese cura della comunità, suddividendo la città in sette circoscrizioni ecclesiastiche, affidando ciascuna a un diacono aiutato da un suddiacono, i quali facevano riferimento al presbitero che, incaricato dal papa, provvedeva stabilmente al servizio liturgico.
Questi presbiteri incardinati in una chiesa costituirono l'inizio di quello che sarà il collegio dei cardinali. Fabiano si prese cura anche di altre chiese, ordinando vescovi, inviando missionari nelle Gallie, difendendo Origene e occupandosi dei lapsi , cioè di quei cristiani che durante le persecuzioni avevano sacrificato agli idoli per non perdere i propri beni e la vita, e che ora chiedevano di essere riammessi nella comunione ecclesiale.
La sua posizione liberale nei confronti dei lapsi contrastava con quella di Cipriano di Cartagine, molto più intransigente nei loro confronti.
Quando nel 249 scoppiò la persecuzione di Decio, Fabiano fu preso particolarmente di mira: venne arrestato e martirizzato il 20 gennaio 250. Il suo corpo fu sepolto nella cripta dei papi, nel cimitero di S. Callisto.