30 giugno 2013

La partenza del re


Nel pomeriggio del 10 giugno, De Gasperi si recò al Quirinale con il verbale della Cassazione di proclamazione della repubblica, ottenendo dal re una risposta negativa.
L’11 giugno, in una lunga telefonata, il ministro della Real Casa Lucifero disse a De Gasperi che il re non avrebbe ceduto i poteri di capo dello Stato, per non lasciare in mano al governo la gestione della vertenza istituzionale.
La sera del 12 giugno, il governo depose dal trono il re e affidò i poteri di capo dello Stato a De Gasperi.
La mattina del 13 giugno, al termine di un attento esame con i suoi consiglieri, Umberto II decise di partire per Lisbona, evitando all’Italia una probabile guerra civile.

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