17 giugno 2013

La frode


Alle ore 22 del 4 giugno, la repubblica era in vantaggio con il 4% circa dei voti, a mezzanotte la monarchia si presentava in netto vantaggio, alle due giunse una valanga di voti per la repubblica.
Tra le 22 e l’una, non vi erano più possibilità di ribaltamenti.
Eppure la repubblica vinse.
Il ministro dell’interno telefonò a Palmiro Togliatti, capo del PCI, comunicandogli la prevalenza dei voti repubblicani.
Il segretario già sapeva nella mattinata del 5 giugno l’esito finale del referendum.
Perché già sapeva che si doveva intervenire sul totale dei voti, ritoccandoli a vantaggio della repubblica.

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