11 aprile 2013

Ovidio


“Se hai deciso di unire il tuo corpo a uno sconosciuto romano, prima allontana la gente mettendo il chiavistello alla porta e nel luogo che richiede la tua sfrontatezza, tu riempilo di tutti i piaceri allontanando ogni pudore.
Non avere vergogna di toglierti la tunica e di tenere una coscia stesa sulla sua.
Lascia che la sua lingua penetri nelle tue labbra color di porpora e l’amore crei il piacere in mille posizioni, come pure non si tacciano né suoni né parole eccitanti e la sponda del letto tremoli per il movimento lascivo del piacere.
Se hai bello il viso, giaci supina.
Se hai il ventre segnato, fai volgere il cavallo, come in fuga usano i Parti.
Se le gambe sono belle, mettigliele sulle spalle.
E tu cavalca, se sei piccina.
Chi ha soda la gamba e il seno, si distenda obliqua lungo l’orlo del letto e lui sia in piedi.
Lui non percepirà nulla che sia più degno di lode e ti stringerà nuda contro il suo corpo, sicché entrambi non vi addormenterete sfiniti da tanto amplesso.”

TA

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