22 aprile 2013

La ragazza di Bube – Carlo Cassola


Mara, è una sedicenne che vive a Monteguidi, nella Val d’Elsa, col padre, la madre e un fratellino. Ha un fratellastro di nome Sante che fa il partigiano.
Questi viene ucciso in uno scontro e, per annunciare la sua morte, arriva a casa di Mara un compagno di lotta, Bube che vuole parlare con il padre di Sante, un fervente militante comunista.

L’uomo non c’è e l’incontro casuale tra Mara e Bube dà inizio alla loro storia d’amore.
Da principio per Mara è un “gioco”, si vanta dell’incontro e della stoffa di un paracadute che lui le ha regalato, per Bube è il bisogno di un rapporto umano diverso da quelli avuti fino ad ora.
I due ragazzi si incontrano di nuovo, si scrivono, perché lui vive a Volterra, ma quando deve trasferirsi a San Donato va a parlare con il padre di Mara e la ragazza si ritrova fidanzata con lui quasi senza accorgersene.
Nel frattempo accade un fatto grave: un prete non vuole far entrare in chiesa Bube e i suoi amici partigiani.
Ne nasce una discussione e arriva un maresciallo fascista che inizia a sparare all’impazzata uccidendo uno di loro.
I ragazzi per vendetta lo ammazzano e Bube, detto nel gergo partigiano “Il Vendicatore”, rincorre il figlio del maresciallo e lo uccide.
Il giovane non può più stare a San Donato e deve tornare a Volterra: questa volta Mara va con lui per conoscere la sua famiglia.
Un altro incidente accade nell’autobus su cui viaggiano: tra i passeggeri c’è padre Cioffi, un prete fascista e Bube, incitato da molte donne, per non perdere il suo soprannome di “Vendicatore”, lo picchia.
Arrivata a casa del ragazzo, Mara resta sconcertata dall’aspetto trascurato della madre e della sorella, e dalla miseria in cui vivono.
Qui giunge un certo Lidori che dice a Bube di nascondersi per ordine del partito dato che è ricercato per il fattaccio di San Donato.
I due giovani vanno a vivere in un capanno dove Mara diventa donna, ma la loro intimità finisce presto perché Bube deve fuggire all’estero.
La ragazza torna a Monteguidi, poi si reca a Poggibonsi dove va a servizio di una famiglia.
Durante un’uscita domenicale conosce Stefano, i due si innamorano, ma lei non si lascia andare a questo sentimento perché ha promesso di rimanere fedele a Bube e di aspettare il suo ritorno. Questi, espulso dalla Francia, viene arrestato alla frontiera, allora Mara dà l’addio a Stefano, torna a Monteguidi e segue tutte le fasi del processo a Bube che viene condannato a quattordici anni di reclusione.
Mara è rassegnata e cambiata e nell’ultimo episodio la ritroviamo ottimista: sette anni sono passati, ne mancano altri sette, può cominciare a far progetti per quando il suo Bube uscirà di prigione.


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