2 aprile 2013

Casini proibiti


Erano quelli di lusso, dove si entrava soltanto con un lasciapassare.
Se si suonava il campanello e non si era conosciuti, nessuno apriva la porta, a meno di essere un malavitoso, allora si aprivano tutte le porte.
Uno di questi casini era in Via Disciplini 2, dove il boss, “el Lazzaron”, teneva moltissimo a che il servizio fosse impeccabile.
Tra le prostitute, emergeva una Paola milanese, bionda, slanciata, gentile, forbita nel parlare, recitava a memoria diversi brani di poesie.
La più ricercata era però una tale Stella siciliana, le cui doti erano l’altezza, il colore bruno della pelle, l’attività sessuale frenetica, che la vedeva passare nei casini più lussuosi di Roma, Firenze, Venezia; veniva prenotata in anticipo dai clienti, che con lei si sottoponevano a vere e proprie orge.

TA

Nessun commento:

Posta un commento