Nel 1600 in Italia si diffuse la "Commedia dell'arte," gli attori erano maschere italiane, cioè personaggi che apparivano in tutte le commedie senza cambiare mai nome, e senza cambiare costume, sempre anche con lo stesso trucco e la stessa maschera.
Recitavano sempre le stesse parti senza mai cambiare atteggiamento.
Le Maschere di Arlecchino, Pulcinella, Colombina, Balanzone, Pantalone, fecero il giro dell'Europa e divennero molto famose.
Nel 1800 quando Carlo Goldoni ( 25 Febbraio 2007, terzo centenario del drammaturgo) cominciò a scrivere, le maschere ebbero un declino e le loro figure erano passate in secondo ordine.
Negli anni successivi le Maschere non si vedevano più nei teatri, si trovavano solo nelle feste e nel periodo di Carnevale.
Tutti gli anni ci sono maschere nuove e colorate come quelle di una volta, e c'è sempre l'indecisione di quale maschera indossare perchè sono tutte così molto belle che quando decidiamo di indossare un costume ci sembra quasi di offendere una maschera o l'altra.
Venezia fu la prima città in cui si cominciò a festeggiare il Carnevale.
Anche per eleggere il Doge a Venezia si mascheravano, trovavano qualsiasi occasione per farlo, le maschere si rincorrevano per tutta la città, anche a piazza San Marco.
La Maschera più famosa di Venezia è la Bauta, che consisteva in un cappuccio a mantellina fatta di pizzo, si cercava di farla anonima poiché serviva ad evitare di essere riconosciuti.
Renato Simoni
Nessun commento:
Posta un commento