14 febbraio 2013

Storia delle maschere


Nel 1600 in Italia si diffuse la "Commedia dell'arte," gli attori erano maschere italiane, cioè personaggi che apparivano in tutte le commedie senza cambiare mai nome, e senza cambiare costume, sempre anche con lo stesso trucco e la stessa maschera.
 
Recitavano sempre le stesse parti senza mai cambiare atteggiamento. 
Le Maschere di Arlecchino, Pulcinella, Colombina, Balanzone, Pantalone, fecero il giro dell'Europa e divennero molto famose.
Nel 1800 quando Carlo Goldoni ( 25 Febbraio 2007, terzo centenario del drammaturgo) cominciò a scrivere, le maschere ebbero un declino e le loro figure erano passate in secondo ordine.
Negli anni successivi le Maschere non si vedevano più nei teatri, si trovavano solo nelle feste e nel periodo di Carnevale.
Tutti gli anni ci sono maschere nuove e colorate come quelle di una volta, e c'è sempre l'indecisione di quale maschera indossare perchè sono tutte così molto belle che quando decidiamo di indossare un costume ci sembra quasi di offendere una maschera o l'altra.
Venezia fu la prima città in cui si cominciò a festeggiare il Carnevale.
Anche per eleggere il Doge a Venezia si mascheravano, trovavano qualsiasi occasione per farlo, le maschere si rincorrevano per tutta la città, anche a piazza San Marco.
La Maschera più famosa di Venezia è la Bauta, che consisteva in un cappuccio a mantellina fatta di pizzo, si cercava di farla anonima poiché serviva ad evitare di essere riconosciuti.

Renato Simoni

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