23 febbraio 2013

Racconti di carnevale


A Barberino di Mugello, l'ultimo giorno di Carnevale, si bruciava, in piazza, Bontempone.

 
Era un fantoccio di paglia e di crine, vestito buffamente con la tuba in testa e sulla tuba un pennacchio.
Nelle mani inguantate, Bontempone teneva fiaschi di vino vuoti; sulla pancia tonda gli passava una catena di carta dorata. Aveva il naso rosso, la bocca larga a fetta di cocomero e gli occhietti porcini.
La sera di martedì grasso, apriva il corso delle maschere e, sulla piazza, veniva bruciato tra gridi e balli.
Il carnevale era terminato.

Piero Bargellini

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