26 gennaio 2013

Bianchi Piergildo





Nato a Milano nel 1920, muore l' 8 febbraio 2006.
Ambrosiano puro sangue (il suo bisnonno materno, Carlo Moretti, aveva combattuto nelle Cinque Giornate), ha coltivato fin da ragazzo la passione dello scrivere in versi, dapprima in lingua italiana e più tardi in vernacolo milanese, come attestano numerosi volumetti già dati alle stampe.
Vincitore di vari premi di poesia dialettale (a Milano, due volte il Sant Ambroeus (1973 e 1974) e il Premio Gabiazzi 2000 per la cultura milanese., a Como l'Alessandro Manzoni, a Varese la Gioeubia) fu Presidente Onorario dell'Accademia del dialett milanés e del Sciroeu di poetta.

Opere in versi
in lingua:
Preludio (1939)
Giorni perduti (1946)
Rose d'argento (1971)
I volti e le stagioni (1973)
La farfalla prigioniera (1977)
Verde tenero (2000)

in vernacolo:
De l'altrer a doman (Ed.Bietti, Milano 1973)
Lampion in la scighera (Ed.Lativa, Varese 1974)
Solitari (1980)
El mè mestee (50 fra sonetti e altro - 1982)
La vita rustega (1993)
I fiorett de Sant Ambroeus (1997)
Vent de la sera (1998)
"L'accademia di sass" (30 sonetti a metrica russa, cioè tre quartine e due versi finali).

Inoltre:
I sonetti prostatici (traduzione in milanese di un poemetto inedito di Della Chiesa Jemoli Speri del 1942-43) e Georgicon - Liber Quartus (El liber de l'Apicoltura) - libera traduzione dal latino in milanese (2002).

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