Eccovi Arlecchino. Di dove viene? Da Bergamo. Intendiamoci bene: non è che a Bergamo sia nato un omettino come lui con quel testone fuligginoso e tondo e quelle setole di sopracciglia sopra due buchetti lucidi e neri che gli fan da occhi, e il naso rincagnato, e un bitorzolo rosso fiammante sulla fronte, e la pancetta prominente e, altrettanto prominente, il rovescio della pancetta; nè a Bergamo usarono mai vestiti come quello che egli indossa. Tutto a quadrettini rossi, bianchi, gialli, turchini.
Renato Simoni
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