Era una ragazza del mestiere vissuta all’epoca della battaglia di Legnano (1176).
Aveva il Monte di Venere peloso, ma lo rasò immediatamente, ad indicare che era una prostituta.
Le fu dedicato un bassorilievo, incastonato nella porta cittadina, denominata subito Porta Tosa (oggi Porta Vittoria).
Nel 1570, l’arcivescovo Carlo Borromeo lo fece rimuovere, per una motivazione moralistica.
Dal 1865, è visibile al pubblico nelle civiche raccolte archeologiche ospitate nel Castello Sforzesco.
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