Nacque nel ducato longobardo del Friuli, a Premariacco presso Cividale.
Nulla si sa della sua giovinezza; si può arguire che in patria, forse nello stesso episcopio, ricevette una solida formazione profana e teologica e gli ordini sacri.
Nel 787 Carlomagno gli affidò la sede patriarcale di Aquileia; la sua diocesi abbracciava tutta la pianura friulana mentre la sua giurisdizione metropolitana si estendeva alle Chiese dell’Austria longobarda e dell’Istria, dopo che questa terra fu tolta agli Avari e unita all’impero carolingio.
Paolino si impegnò al rinnovamento della sua Chiesa, come testimoniano, tra l’altro, gli atti del Concilio di Cividale del 796 e la riforma dell’antica liturgia aquileiese; compose inni per le feste maggiori dell’anno, il Natale, i ss. Apostoli Pietro e Paolo, la Dedicazione , la Resurrezione.
La sua personalità e la sua opera gli meritarono un posto di preminenza nella cultura europea del tempo. Paolino morì a Cividale l’11 gennaio 802 e fu sepolto nella cattedrale ove le sue spoglie sono tuttora custodite.
L’11 gennaio 1960 conclude la sua vicenda terrena Lambert Beauduin , monaco benedettino, fondatore del monastero di Chevetogne, pioniere del movimento liturgico e di quello ecumenico nella Chiesa cattolica.
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